Truffa via SMS: si fingono operatori CAF e prosciugano il credito telefonico

19 Settembre 2025

FE.DI.CONS mette in guardia i cittadini: attenzione ai messaggi sospetti
La nostra rete di ascolto nel territorio ci segnala numerosi casi di tentativi di truffa ricevuti via SMS. Allarmante il ritorno ad un sistema di messaggistica che tende a colpire gli utenti più isolati dalle truffe in rete (e-mail, profili social ecc…).

Negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di SMS ingannevoli che fingono di provenire da un presunto “CAF” (Centro di Assistenza Fiscale). I truffatori inviano messaggi con toni allarmistici, invitando a contattare con urgenza un numero telefonico per ricevere “comunicazioni fiscali importanti”.
In realtà, dietro questi messaggi non c’è alcun centro autorizzato, ma operatori fraudolenti specializzati in raggiri telefonici, capaci di prosciugare in pochi secondi il credito della SIM o, nei casi più gravi, carpire informazioni sensibili per accedere a conti correnti o carte di pagamento.

Come agiscono i truffatori

– Il messaggio SMS contiene un numero con prefisso a tariffa maggiorata (es. 895).

– Chi richiama viene trattenuto in linea con musiche, attese e messaggi automatici.

– Ogni secondo di chiamata fa lievitare i costi, scaricando il credito telefonico o generando addebiti salati in bolletta.

– Alcuni truffatori tentano anche di ottenere dati personali o bancari, fingendo di dover “verificare la vostra posizione fiscale”.

Si tratta di una vera e propria “truffa a tariffa maggiorata”, che sfrutta urgenza e apparenza di ufficialità per ingannare le vittime.

Come proteggersi
Per difendervi da queste truffe, FE.DI.CONS consiglia di:

– Non richiamare mai numeri sconosciuti ricevuti via SMS, soprattutto se a tariffa speciale.
– Contattare direttamente il vostro CAF reale solo attraverso i canali ufficiali (sito web istituzionale, numeri di telefono verificati, sportello fisico).
– Non fornire mai dati personali, bancari o fiscali per telefono o SMS, se non siete certi dell’identità dell’interlocutore.
– Bloccare il numero sospetto sul vostro telefono per evitare nuovi tentativi di contatto.
– Segnalare immediatamente l’accaduto alla Polizia Postale tramite il portale ufficiale, allegando screenshot del messaggio ricevuto.

La sicurezza inizia dall’informazione
Ricordiamo che i veri CAF non inviano SMS con numeri a pagamento né richiedono di comunicare dati sensibili via messaggio.
Se ricevete un messaggio dubbio, fermatevi e verificate: pochi minuti possono evitare gravi danni economici.
FE.DI.CONS continuerà a monitorare e segnalare queste pratiche scorrette per tutelare i diritti dei consumatori.

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