

Risarcimenti e indennizzi assicurativi: tra ostacoli operativi e nuove barriere di accesso alla giustizia
13 Settembre 2025
Premessa
Il presente approfondimento nasce da uno studio e riflessione condotti da FE.DI.CONS sull’ascolto costante delle voci dei consumatori nel territorio e sul sostegno che le nostre strutture locali offrono quotidianamente ai cittadini nelle controversie assicurative.
I contenuti che seguono sono quindi frutto dell’esperienza diretta maturata dagli sportelli FE.DI.CONS nell’assistere utenti che si trovano ad affrontare pratiche complesse di risarcimento e indennizzo, e riflettono le principali criticità emerse sul campo.
- RC Auto: tra termini stringenti e liquidazioni al ribasso
La disciplina della responsabilità civile auto, contenuta nel Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. 209/2005), stabilisce termini precisi per la formulazione dell’offerta da parte della compagnia:
30 giorni se è presente una constatazione amichevole firmata da entrambi i conducenti (CAI doppia firma);
60 giorni se manca la doppia firma;
90 giorni in caso di lesioni personali o decesso.
Se l’impresa non formula un’offerta motivata o non spiega i motivi del diniego, incorre in sanzioni IVASS e può essere citata in giudizio.
Nella prassi, però, emergono diverse criticità:
offerte incongrue o generiche, prive di dettaglio sulle singole voci di danno;
ritardi dovuti alla richiesta di documentazione supplementare o a perizie lente;
contestazioni pretestuose sul nesso causale o sull’entità delle lesioni;
rimpalli tra compagnie nel sistema CARD, che bloccano la pratica.
Il consumatore, spesso solo, si trova a fronteggiare un interlocutore fortemente asimmetrico e con ampio potere tecnico/istruttorio. In questi casi, il supporto di un’associazione di tutela diventa fondamentale già nella fase stragiudiziale, prima che i termini decadano.
- Polizze Vita: i problemi delle liquidazioni e il fenomeno delle “polizze dormienti”
Le polizze vita rappresentano uno degli strumenti di protezione patrimoniale più diffusi, ma anche uno dei campi in cui si registrano ritardi e difficoltà strutturali:
complessità nell’identificazione dei beneficiari (soprattutto in presenza di famiglie ricomposte);
richieste documentali eccessive (certificati, atti notori, autocertificazioni, antiriciclaggio);
casi di polizze dormienti: contratti giunti a scadenza o maturati per decesso, ma mai riscossi per mancanza di contatti aggiornati o per decadenza dei termini di prescrizione.
L’IVASS, negli ultimi anni, ha richiamato le imprese a un maggior dovere attivo di ricerca dei beneficiari, utilizzando fonti ufficiali (ANPR, anagrafe tributaria, PEC, ecc.). Nonostante ciò, molte liquidazioni restano ferme per mesi o anni, lasciando i beneficiari privi di tutele economiche anche in momenti delicatissimi.
È cruciale:
aggiornare sempre i beneficiari in polizza;
predisporre sin da subito tutta la documentazione necessaria;
presentare reclamo formale se l’impresa non rispetta tempi ragionevoli (l’impresa deve rispondere entro 45 giorni ex Regolamento IVASS n. 24/2008).
- Infortuni e Malattia: tra esclusioni nascoste e perizie contestate
Le polizze infortuni e malattia sono spesso vendute come coperture “complete”, ma in realtà contengono numerose esclusioni, franchigie e scoperti che riducono drasticamente l’indennizzo:
esclusioni per patologie pregresse, abuso di alcol/farmaci, attività sportive non dichiarate;
franchigie elevate che annullano di fatto il diritto all’indennizzo;
perizie mediche contestate, con attribuzione di invalidità inferiore a quella reale.
In questi casi, la tutela passa per:
richiedere una perizia medico-legale di parte;
contestare formalmente la valutazione allegando referti e linee guida medico-legali;
attivare la negoziazione assistita (oggi spesso preferita dalle compagnie per chiudere in tempi brevi).
- Responsabilità civile varia (professionale, capofamiglia, ecc.): il rischio “claims made”
Sempre più diffuse sono le polizze di responsabilità civile professionale e personale, ma anche qui non mancano le insidie contrattuali:
molte sono in forma “claims made”, cioè coprono solo i sinistri denunciati durante la vigenza della polizza, non quelli accaduti prima e denunciati dopo;
se non si acquistano clausole di retroattività e ultrattività, si rischia di restare scoperti proprio quando arriva il reclamo;
frequenti esclusioni per colpa grave, subappalti o attività non dichiarate.
In caso di sinistro, è fondamentale denunciare tempestivamente anche i fatti potenzialmente dannosi (cosiddetti “circostanziati”), pena la perdita di ogni tutela.
- Il nodo centrale: l’impatto della Riforma Cartabia sull’accesso alla giustizia
Il cuore del problema oggi è rappresentato dal mutato assetto processuale introdotto dalla Riforma Cartabia (d.lgs. 149/2022), che ha trasformato radicalmente il processo civile e i rapporti tra cittadini e giustizia.
Le novità principali:
Negoziazione assistita obbligatoria:
oggi necessaria per tutte le controversie da sinistro stradale, indipendentemente dal valore;
obbligatoria anche per le domande di pagamento fino a 50.000 euro (ambito che copre gran parte delle controversie assicurative di massa).
Mediazione obbligatoria: rafforzata in molte materie (condominio, RC medica e sanitaria, contratti assicurativi, ecc.) come condizione di procedibilità.
Questi strumenti di ADR (Alternative Dispute Resolution), concepiti per alleggerire i tribunali, si sono però trasformati – nella prassi – in passaggi ulteriori che allungano e complicano l’accesso al giudice: occorre incaricare un avvocato, sostenere costi iniziali, predisporre atti formali e attendere la conclusione (o il fallimento) del tentativo. Solo dopo sarà possibile introdurre il giudizio ordinario.
Il risultato è che oggi un consumatore che voglia contestare un’offerta inadeguata o il mancato indennizzo deve affrontare mesi di procedura preliminare, prima ancora di poter vedere un’aula di tribunale.
- Tempi della giustizia: l’obiettivo mancato
Secondo i dati del Ministero della Giustizia, nonostante un leggero miglioramento, la durata media dei procedimenti civili resta superiore ai target fissati dal PNRR:
circa 500 giorni in primo grado;
oltre 800 giorni fino alla Cassazione.
In questo contesto, l’idea che il cittadino possa “difendersi da solo” contro le compagnie appare sempre più irrealistica: serve competenza tecnica, conoscenza delle procedure e capacità di costruire un dossier probatorio completo sin dall’inizio.
- Le tutele stragiudiziali oggi disponibili
Prima di rivolgersi al giudice, il consumatore ha a disposizione strumenti alternativi:
Reclamo interno all’impresa: obbligatorio, risposta entro 45 giorni;
Segnalazione a IVASS: in caso di inerzia o risposta insoddisfacente;
Arbitro Assicurativo (AAS): istituito nel 2023, decide controversie fino a 100.000 € in materia assicurativa (eccetto RCA);
Negoziazione assistita: obbligatoria per RCA e pagamenti fino a 50.000 €, può diventare titolo esecutivo se si conclude con accordo;
Mediazione: obbligatoria per le liti su contratti assicurativi, responsabilità sanitaria e altre materie.
Questi strumenti, se ben gestiti, possono ridurre i tempi e i costi, ma richiedono assistenza tecnica qualificata, pena il rischio di errori procedurali che precludono l’azione giudiziaria successiva.
- Le raccomandazioni di FE.DI.CONS
Alla luce del quadro attuale, FE.DI.CONS raccomanda ai consumatori:
Prima della firma: leggere attentamente il DIP e DIP aggiuntivo (Regolamento IVASS n. 41/2018), chiedere simulazioni numeriche e valutare clausole di esclusione e scoperto.
Dopo un sinistro: inviare una denuncia completa e documentata, monitorando i termini perentori (30/60/90 giorni per RC Auto).
Se l’offerta è incongrua o tardiva: presentare un reclamo scritto e, se necessario, attivare AAS, IVASS o negoziazione assistita.
Per polizze vita: aggiornare periodicamente i beneficiari e preparare la documentazione utile per i futuri eredi, riducendo il rischio di contenzioso.
Non attendere troppo: coinvolgere tempestivamente un’associazione di tutela o un legale esperto per non compromettere le possibilità di
- Conclusione
La tutela dei consumatori nel settore assicurativo è oggi segnata da un paradosso: le norme mirano a semplificare e accelerare, ma nella pratica hanno creato ulteriori passaggi tecnici e ostacoli.
La Riforma Cartabia ha spostato il baricentro della tutela fuori dai tribunali, obbligando i cittadini a passare per fasi precontenziose complesse e tecniche, in cui la differenza tra successo e insuccesso dipende dalla capacità di costruire un dossier solido e conforme ai requisiti procedurali.
In questo scenario, il ruolo di FE.DI.CONS è più che mai decisivo:
accompagnare i consumatori nella raccolta delle prove, nella valutazione della strategia (reclamo, AAS, negoziazione, giudizio) e nella difesa dei propri diritti economici, evitando che la sproporzione di mezzi tra cittadino e compagnia annulli, di fatto, il diritto all’indennizzo.
Fonti e riferimenti
- Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209) — in particolare l’art. 148 sui termini per l’offerta di risarcimento nei sinistri RCA.
- Riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149) — recante attuazione della legge delega per l’efficienza del processo civile e la revisione degli strumenti ADR.
- Regolamento IVASS n. 24/2008 — disciplina la gestione dei reclami assicurativi e fissa in 45 giorni il termine di risposta obbligatoria delle imprese.
- Regolamento IVASS n. 41/2018 — sulla trasparenza dei prodotti assicurativi, disciplina i documenti DIP e DIP aggiuntivo.
- IVASS – Relazione annuale e Statistiche reclami (ultime edizioni disponibili su www.ivass.it) — dati su reclami, sinistri RCA, polizze dormienti e vigilanza.
- ANIA – Rapporto annuale e Ania Trends RCA — dati su frequenza sinistri, costi medi di risarcimento, andamento premi.
- Arbitro Assicurativo (AAS) — sito ufficiale con regolamento e modulistica per la risoluzione alternativa delle controversie assicurative (www.arbitroassicurativo.it).
- Ministero della Giustizia – Relazioni sullo stato della giustizia civile — dati aggiornati sui tempi medi dei procedimenti e sull’attuazione della PNRR in ambito giustizia.
- ANPR – Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente — per l’individuazione dei beneficiari nelle polizze vita.
- PNRR – Missione 1, Componente 1: Giustizia civile — target e milestone sulla riduzione della durata dei procedimenti civili.